Nel corso della conferenza stampa finale del Consiglio europeo, la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha elogiato i piani nazionali di ripresa post-Covid, sostenendo che riforme e investimenti sono stati posti al centro dei Pnrr. Al digitale sarebbero riservati mediamente il 20% delle risorse di NextGenerationEu, e alla transizione verde il 37%. “Altri investimenti e attenzioni riguardano lavoro, giovani, diritti sociali, minori, sanità…”. Poi una lunga digressione sulla legislazione ungherese additata di omofobia dalla gran parte dei leader presenti al summit. “C’è stato un dibattito franco, emotivo e personale perché ha toccato convinzioni profonde e la vita e la dignità dei cittadini”. Von der Leyen ha richiamato la “cultura della tolleranza” e il rispetto dei principi su cui si fonda l’Unione europea (con riferimento esplicito all’art. 2 del Trattato Ue). “In tal senso la legge ungherese va contro i nostri valori; la Commissione ha espresso i suoi dubbi mediante una lettera al governo” di Budapest, “e ora attendiamo chiarimenti”.