“Ringrazio per l’impegno a sostenere il Libano in questa grave crisi; e vi chiedo di pregare e invitare a farlo per l’incontro che avremo il 1° luglio, insieme ai Capi delle Chiese cristiane del Paese, perché lo Spirito Santo ci guidi e ci illumini”. Così il Papa, ricevendo in udienza i partecipanti all’assemblea della Roaco, che si conclude oggi a Roma. “Abbiamo bisogno di incontrarci, di far dialogare meglio le parole e i pensieri, per accogliere le domande e il grido che giungono da tante parti del mondo, in modo particolare dalle Chiese e dai Paesi per i quali svolgete la vostra opera”, ha esordito Francesco: “Ne sono testimone io stesso, perché fu proprio in questo contesto, nel 2019, che annunciai la mia intenzione di recarmi in Iraq, e grazie a Dio pochi mesi fa ho potuto realizzare questo desiderio. Sono stato contento di inserire, tra le persone del seguito, una vostra rappresentante, anche in segno di gratitudine per quello che avete fatto e che farete”. “Nonostante la pandemia, avete avuto riunioni straordinarie nel corso di quest’anno, sia per affrontare la situazione dell’Eritrea, sia per seguire quella del Libano, dopo la terribile esplosione nel porto di Beirut il 4 agosto scorso”, ha ricordato il Papa: “Attraverso di voi desidero far giungere il mio ringraziamento a tutte le persone che sostengono i vostri progetti e che li rendono possibili: spesso sono semplici fedeli, famiglie, parrocchie, volontari, che sanno di essere tutti fratelli e destinano un po’ del loro tempo e delle loro risorse per quelle realtà di cui voi vi prendete cura”.