In occasione della Giornata mondiale del rifugiato che si è celebrata ieri, oggi pomeriggio si terrà a Genova una cerimonia “per ricordare le 43.390 persone morte, senza contare i dispersi, dal 1990 a oggi, nel mare Mediterraneo o nelle altre rotte, via terra, dell’immigrazione verso l’Europa”. Lo rende noto la locale Comunità di Sant’Egidio che invita ad unirsi alla preghiera che si terrà nella basilica dell’Annunziata del Vastato, alle ore 18,30. La veglia “Morire di speranza” è organizzata assieme alle altre associazioni impegnate nell’accoglienza e nell’integrazione delle persone fuggite da guerre o da situazioni insostenibili nei loro Paesi (Agesci, Masci, Ufficio diocesano Migrantes, Caritas diocesana, Ceis, Sms, Comunità di vita cristiana, Cvx, Rinascita cristiana, Komera Rwanda, Tavolo giustizia e solidarietà). “Durante la veglia della basilica dell’Annunziata – si legge in una nota diffusa per l’occasione – verranno ricordati alcuni nomi di chi è scomparso e accese candele in loro memoria. Parteciperanno numerosi immigrati di diversa origine e saranno presenti anche familiari e amici di chi ha perso la vita in mare”. Non va poi dimenticato che “questo conteggio drammatico, si è ulteriormente aggravato nell’ultimo anno: sono infatti 4.071 le persone che, da giugno 2020 ad oggi, hanno perso la vita nel Mediterraneo e lungo le vie di terra nel tentativo di raggiungere il nostro continente, soprattutto dalla Libia attraverso la rotta del Mediterraneo centrale”. Altri momenti di preghiera si terranno in varie chiese della città. Infine, alle 20.00, nella centrale piazza Matteotti, si terrà un sit-in per ricordare alla città la strage dei migranti in corso nel Mediterraneo e per ascoltare la voce di chi ha affrontato i viaggi della speranza.