Salute mentale: il 25 e 26 giugno la seconda Conferenza nazionale. Confronto, bilancio e prospettive online a 20 anni dalla prima

Riaffermare il principio, sostenuto dall’Oms, che “non c’è salute senza salute mentale, e che essa è condizione per lo sviluppo economico e sociale delle comunità”. Questo è il primo obiettivo della 2ª Conferenza nazionale per la salute mentale “Per una salute mentale di comunità”, promossa, a vent’anni dalla prima nel 2001, il 25 e 26 giugno in modalità streaming online dal ministero della Salute.
Il nuovo appuntamento intende inoltre “ribadire la responsabilità pubblica delle politiche per la salute mentale, per garantire in modo uniforme sul territorio nazionale il diritto alla cura e all’inclusione sociale”, si legge in un comunicato del Dicastero; “analizzare in maniera partecipata e trasparente il funzionamento dei servizi per la salute mentale, i modelli organizzativi, le risorse umane ed economiche impiegate, la qualità delle risposte ai bisogni di salute della popolazione e le pratiche per il rispetto dei diritti di cittadinanza”. Infine “ripensare le politiche future, anche alla luce delle vulnerabilità emerse nel corso della pandemia, valorizzando le buone pratiche e assumendo come cornice di riferimento la salute mentale di comunità”.
La realizzazione della Conferenza, spiegano i promotori, “avviene a conclusione di un percorso di approfondimento sviluppato da oltre un anno attraverso i lavori del Tavolo tecnico per la salute mentale, istituito presso il ministero della Salute, e alcuni seminari tematici. Le criticità affrontate in tali sedi saranno dibattute nel corso dell’evento con speciali sessioni dedicate”.

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