“Allargamento del vincolo di esclusività, oltre l’attività vaccinale, per tutte le prestazioni sanitarie proprie della professione infermieristica al fine di poter garantire e sostenere le attività delle strutture socio-sanitarie nell’emergenza della carenza professionale e non compromettere la possibilità di dare risposte appropriate dal punto di vista quantitativo e qualitativo ai bisogni dei cittadini”. È il primo intervento d’urgenza richiesto da Legacoopsociali, l’associazione nazionale di settore della Lega nazionale delle cooperative e mutue, e Fnopi, la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche, per poter supportare le persone bisognose di servizi almeno fino a tutta la durata della campagna vaccinale. Ma i due organismi mirano anche alla formazione di nuovi professionisti. Pertanto chiedono anche l’attivazione di un confronto a livello regionale per “l’aggiornamento delle regole di accreditamento delle strutture, nell’ottica di adeguamento dei servizi offerti all’evoluzione dei bisogni dei cittadini e per la conseguente revisione dei modelli organizzativi e assistenziali, promuovendo una evoluzione delle varie figure professionali e di un chiaro e competente coordinamento della pianificazione e dell’intervento assistenziale”, oltre alla “valorizzazione della professione infermieristica in termini economici, ma anche favorendo percorsi di carriera professionale in ambito manageriale e clinico”. Necessaria infine la “apertura alla libera professione infermieristica, creando percorsi di inserimento e di impiego professionale valorizzanti ed attrattivi”.
“Questi elementi – concludono Legacoopsociali e Fnopi – possono costituire una importante leva di cambiamento anche nell’ottica del ripensamento più complessivo del sistema delle cure socio-sanitarie e sanitarie quale quello che affronteremo anche supportati dalle risorse del Pnrr”.