Si è tenuta oggi, all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, a Roma, la presentazione della campagna globale “Leaders for Peace” al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. A tre anni dal suo lancio, avvenuto nel 2018, i giovani studenti e gli ‘alumni’ di Rondine Cittadella della Pace tornano a rivolgersi al Corpo diplomatico presso la Santa Sede per rinnovare l’appello agli Stati, affinché promuovano “lo sviluppo di relazioni sociali e politiche pacificate attraverso l’insegnamento e l’educazione ai diritti umani nei sistemi d’istruzione nazionali, integrati alla sperimentazione del Metodo Rondine per la trasformazione creativa dei conflitti”. Se da un lato, infatti, l’epidemia di Covid-19 ha portato via con sé, nel suo percorso globale, più di tre milioni di vite umane, dall’altro ha prodotto nuove povertà, crescenti tensioni e innescato dinamiche che con l’arrivo del virus sembravano sopite, congelate dalle circostanze. Per questo la campagna globale “Leaders for Peace”, che avrebbe dovuto chiudersi a fine anno, continuerà la sua azione di sensibilizzazione per i prossimi due anni, fino al 2023. L’incontro odierno è stato promosso da Pietro Sebastiani, ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, che in apertura ha lodato l’esperienza ultraventennale di Rondine nella formazione dei giovani “come leader globali, consapevoli e in grado d’intervenire per far rispettare e affermare i diritti umani e la pace”. Dal canto suo Franco Vaccari, fondatore e presidente dell’associazione Rondine Cittadella della Pace, ha ribadito l’urgenza di “un rinnovato patto che costruisca una nuova fiducia nelle relazioni, perché c’è un lato oscuro del Coronavirus che si propaga: la ferita sociale delle relazioni. Abbiamo trovato un vaccino per il virus, ora dobbiamo trovare un vaccino che si fonda sull’educazione contro la guerra e la violenza”. Presente anche il segretario generale della Cei, mons. Stefano Russo, che ha ricordato l’opera segno, affidata a Rondine in occasione del progetto “Mediterraneo frontiera di pace” promosso dalla Cei nelle giornate di Bari a febbraio 2020 e sviluppato con Caritas Italiana: “Uno dei frutti più importanti dell’evangelizzazione è il cammino di pace. Papa Francesco ha voluto l’incontro tra le Chiese cattoliche del bacino del Mediterraneo per recuperare lo spirito delle origini, sottolineando il bisogno di chiederci chi vogliamo essere anche di fronte a grossi cambiamenti della società. Ci teniamo molto che Rondine sia fedele a quest’ispirazione che ha generato quello che stiamo vedendo”. Mons. Mirosław S. Wachowski, sotto-segretario della sezione per i Rapporti con gli Stati presso la Segreteria di Stato vaticana, nel suo intervento ha ricordato il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri per dire che “serve coraggio per vivere la vita, proprio come ci testimoniano i giovani della campagna Leaders for Peace, il coraggio di chi, in prima persona, si mette in gioco per creare nuovi percorsi di pace. Per testimoniare che un futuro di pace è possibile, per aiutare le persone sopraffatte dalla violenza a credere ancora nella vita. La campagna, che oggi ci viene presentata, ci mostra come il coraggio di investire energie e tempo per educare persone capaci di pace, è l’unica via per costruire un futuro, i cui cardini principali sono rappresentati dalla responsabilità verso l’altro, dal sentire che il bene che uno compie, contribuisce al bene del mondo intero”.