“Dopo l’interruzione dovuta al Covid riprendiamo con gioia il tradizionale pellegrinaggio del mondo del lavoro al santuario della Madonna della Guardia”. Così mons. Luigi Molinari, direttore dei cappellani del Lavoro, in un messaggio diffuso nell’imminenza del pellegrinaggio del mondo del lavoro che si terrà domani, domenica 13 giugno.
“La devozione alla Madonna della Guardia è profondamente radicata nella vita del nostro popolo”, ha aggiunto spiegando che tale devozione, “appresa da chi ci ha preceduto, va vissuta, partecipata e trasmessa a chi viene dopo di noi”. Dopo tanti mesi di lockdown, “ci avvolge un clima di speranza per l’attenuarsi delle restrizioni alle quali la pandemia ci ha costretti e intravediamo ampi spazi per il graduale ritorno ai ritmi della vita normale”. Non va però dimenticato che “l’anima della ripresa e della ricostruzione risiede nei valori spirituali e morali: spirito di servizio, spirito di sacrificio, senso del dovere, concretezza e realismo”. Per quanto riguarda in particolare la città, mons. Molinari ha affermato che “Genova non può perdere posti di lavoro, specialmente in questo difficile momento”. Purtroppo, ha evidenziato, “la vita della nostra città è appesantita da criticità immediate come la sorte della Business Unit Automazione di Leonardo e la sorte dello stabilimento ex Ilva di Cornigliano”. Si tratta di “criticità che pesano sul cuore di tanti lavoratori ai quali la Chiesa genovese è particolarmente vicina”. Bisogna quindi far presto a realizzare “le grandi opere”, “una serie di realizzazioni del valore di quasi due miliardi di euro, che interessano la nostra città in mancanza delle quali essa soffoca”. “Abbiamo fiducia – ha sottolineato mons. Molinari – che il Comune e la Regione riconoscano la indispensabilità di insediamenti industriali ecocompatibili”.
Il pellegrinaggio del mondo del lavoro al santuario della Guardia è organizzato dall’Ufficio per la vita sociale e il mondo del lavoro della diocesi di Genova con la collaborazione della Federazione operaia cattolica ligure. Sarà presente l’arcivescovo di Genova, mons. Marco Tasca, che presiederà la santa messa. Le Società operaie cattoliche saranno presenti con le loro bandiere sociali.