“È stato uno dei più grandi difensori europei”. È il ricordo di Tarcisio Burgnich affidato al Sir dal collega Enrico Albertosi, ex calciatore italiano, di ruolo portiere, campione d’Europa nel 1968 e vicecampione del mondo nel 1970 con la nazionale italiana. Burgnich, difensore della grande Inter di Helenio Herrera e della nazionale italiana, è morto questa notte all’ospedale San Camillo di Forte di Marmi, dopo che nelle scorse settimane era stato ricoverato per un ictus. Una lunga carriera, la sua, caratterizzata da tanti successi. Tra questi anche il secondo gol nella “Partita del secolo” ai Mondiali del ’70 in Messico, dove l’Italia sconfisse la Germania per 4-3. “È sempre stato un uomo molto schivo e riservato – racconta Albertosi -, ma era veramente una persona eccezionale. Ho avuto modo di conoscerlo molto bene in nazionale e di lui conservo un ricordo meraviglioso. Era un uomo buono e un amico”. “Un vero e proprio compagno di battaglie. Quelle stesse battaglie che ci hanno visto avversari per molti anni. Ricordo – prosegue -, quando ero al Cagliari, scontri epici con Gigi Riva, scontri in cui più di una volta volava qualche calcio di troppo. Tuttavia, c’era una lealtà e un rispetto reciproco che ha fatto sì che ogni forma di agonismo finisse una volta finita la partita”. Oggi, ha concluso l’ex portiere, “abbiamo perso un grande signore del calcio”.