Nella settimana 12-18 maggio si osserva una riduzione di nuovi casi (-30,9%) e decessi (-21,3%) oltre ad un ulteriore allentamento della pressione sugli ospedali. Gli effetti della campagna vaccinale, che subentrano gradualmente a quelli delle restrizioni, stanno dunque assorbendo l’impatto delle riaperture graduali sulla curva epidemiologica. E’ quanto emerge dal nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe.
Tuttavia ancora oltre 4,5 milioni di over 60 non hanno ricevuto ancora neppure una dose di vaccino: visto che nel secondo trimestre mancheranno circa 13 milioni di dosi e tenendo conto dei richiami, secondo la Fondazione rimane prioritaria la copertura delle persone a rischio di ospedalizzazione per minimizzare l’impatto della circolazione del virus, visto che il testing & tracing, abbandonato da tempo, è anche scoraggiato dal nuovo sistema per assegnare i colori alle Regioni.
“Continua la riduzione dei nuovi casi settimanali – afferma il presidente della Fondazione Nino Cartabellotta – che dimostra come gli effetti ottenuti grazie a 6 settimane di restrizioni stiano lasciando gradualmente il posto ai primi risultati della campagna vaccinale. Si rileva tuttavia una riduzione dei tamponi (-15% di persone testate rispetto alla settimana precedente), segno di un allentamento dell’attività di testing”. Tutte le Regioni confermano un trend in riduzione. “Ancor più netta – aggiunge Renata Gili, responsabile ricerca sui servizi sanitari della Fondazione – la riduzione della pressione ospedaliera che riflette l’effetto dei vaccini sulle categorie più a rischio”. Tutte le Regioni rimangono sotto le soglie di allerta sia per l’area medica che per le terapie intensive, con una media nazionale al 19% per entrambe.