“Il rigore sbagliato non andrà mai archiviato. Me lo porterò dentro per sempre. Era il sogno della mia vita calcistica. A volte si guarda il lato finale, ma ho scoperto nella vita che quello che si dà nel tragitto che si compie per arrivare all’obiettivo vale più del risultato”. Lo ha detto Roberto Baggio, in occasione della presentazione del film “il Divin Codino” a lui dedicato, on demand dal 26 maggio su Netlfix.
Ripercorrendo la sua carriera, Baggio si è soffermato su alcuni momenti clou, come il passaggio dalla Fiorentina alla Juventus. “Nel film si è dovuta tagliare una parte importante della mia carriera, ma per me sono state importanti tutte le squadre in cui ho giocato. E non ho dimenticato l’affetto che ho ricevuto”. Riferendosi all’impegno del protagonista del film, Baggio lo ha elogiato. Quindi, la decisione di prestarsi a un film che raccontasse la sua storia. “Pensavo che non interessasse la mia vita e la mia storia, ma mi hanno convinto. Non mi sarei prestato a una narrazione. Provavo quasi vergogna. Invece, poi, è venuto fuori questo film. Mi sono lasciato trasportare, ma per quello che è venuto fuori adesso posso dire che ne è valsa la pena”.
Infine, la narrazione del rapporto con la moglie. “Abbiamo raccontato in maniera semplice la nostra vita. Sono stati bravi loro a rappresentarla – ha riferito Baggio -. Abbiamo cercato di dare il nostro supporto condividendo anche alcune giornate con gli attori. Sono stato diverse volte sul set e una volta, per renderlo ancora più reale, ho portato anche il pallone d’oro”.