“La nostra preoccupazione è quella del Santo Padre e l’impegno a fare tutto quello che è possibile per fermare il conflitto”. Lo ha detto il card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, a margine della presentazione del libro dedicato all’ex direttore de L’Osservatore Romano, Mario Agnes, a firma del giornalista Ignazio Ingrao, a Palazzo Borromeo, sede dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede. È “grandissima la preoccupazione” del Papa e della Santa Sede per l’escalation di violenza in Terra Santa, che prosegue “nonostante gli sforzi della comunità internazionale per far arrivare un cessate il fuoco”, riferisce Vatican news riportando le parole del porporato. “Questo conflitto sta portando rovine oltre che morti”, ha affermato Parolin rimandando alle parole del Papa durante l’Angelus di domenica scorsa, quando aveva richiamato l’attenzione del mondo soprattutto sui “bambini morti”. “Mi pare che da parte di qualcuno sia stato detto che non vogliono interferenze. In senso tecnico forse no, non mi sembra ci siano le condizioni”, ha chiarito il cardinale rispondendo alle domande dei giornalisti su un possibile ruolo di mediazione della Santa Sede. “Però certamente dobbiamo svolgere qualsiasi azione che possa” portare “prima di tutto a un cessate il fuoco, che si metta fine a questo conflitto, che si possa arrivare a una risoluzione secondo la soluzione dei due Stati”, ha aggiunto. Quanto all’incontro di sabato prossimo tra il Papa e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che anche lui incontrerà, ha rivelato: “Certamente parlerò con lei anche della questione israelo-palestinese. Bisognerà unire tutte le forze per cercare di fermare questa crisi”.