America latina: Celam, aperta l’Assemblea generale. Mons. Cabrejos, “ristrutturazione per essere centro propulsore della conversione pastorale nel continente”

“Consideriamo il Celam il centro propulsore della coscienza missionaria, della conversione pastorale permanente, come Chiesa in uscita e sinodale, che cammina ecclesialmente con il popolo di Dio e le Conferenze episcopali”. Lo ha affermato, aprendo in questi minuti la trentottesima Assemblea generale del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), il presidente dell’organismo, mons. Miguel Cabrejos, arcivescovo di Trujillo. Nel suo intervento d’apertura, mons. Cabrejos ha delineato le caratteristiche del processo di rinnovamento e ristrutturazione dell’organismo, che saranno approvate dall’Assemblea, che si riunisce in modalità virtuale.
Le quattro conversioni e i quattro sogni profetici dell’esortazione apostolica “Querida Amazonia” costituiscono “la base di questo processo”; il riferimento è al sogno “sociale, culturale, ecologico ed ecclesiale”.
Prosegue il presidente del Celam: “Abbiamo intuito la necessità di una maggiore agilità e flessibilità dei servizi, con la formazione di 4 centri pastorali: ‘Gestione della conoscenza’, ‘Cebitepal’ (Centro biblico, teologico e pastorale), ‘Reti e Azione pastorale’, ‘Centro per la comunicazione’, che devono lavorare in modo articolato e trasversale, generando sinergie in modo integrale e integrante, sulla base delle priorità pastorali di questi tempi, nei quali la virtualità esige una grande integrazione a livello comunicativo, per un migliore servizio alle Conferenze episcopali e al popolo di Dio, superando così la struttura dei Dicasteri”.
Mons. Cabrejos chiarisce: “Vogliamo porre le basi affinché una Chiesa sinodale nel continente passi da una collegialità episcopale a una collegialità sinodale”. Al tempo stesso, resta chiaro che il Celam è un “Consiglio episcopale”, cioè un organismo di “riflessione e integrazione, sussidiario, attento alle diverse realtà del continente e alle sfide pastorali che si presentano”. Esso “vuole essere un generatore di processi e non di eventi”, di servizi agili e semplificati “per affermare e rafforzare l’azione delle Conferenze episcopali”. Il ristrutturato Celam, conclude il presidente, guarda in questo momento in tre direzioni: al rinnovamento stesso dell’organismo, alla Conferenza ecclesiale dell’Amazzonia, istituita lo scorso anno, all’Assemblea ecclesiale dell’America Latina e Caraibi, che si terrà, a novembre, a Città del Messico.

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