“La pandemia non diventi una scusa per non fare niente per i giovani”. Lo ha detto João Chagas, responsabile dell’Ufficio Giovani del Dicastero per i Laici, la famiglia e la vita, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione, in sala stampa vaticana, degli Orientamenti pastorali per la celebrazione della Gmg nelle Chiese particolari. “Tutto verrà adattato nelle chiese locali”, ha proseguito il relatore: “L’importante è dimostrare ai giovani che sono al centro dell’attenzione pastorale della Chiesa, e non li abbandoniamo perché siamo in pandemia, anzi rafforziamo questa attenzione”. “Crediamo fermamente che la Gmg internazionale e la sua edizione locale si alimentino vicendevolmente”, ha spiegato padre Alexandre Awi Mello, segretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita: “La dimensione internazionale dilata gli orizzonti dei giovani e li apre alla fratellanza universale. La Gmg locale, per la prossimità geografica e fisica che presuppone, può più facilmente generare un impegno nei giovani, tale da cambiare il volto della società in cui vivono, e accrescere il loro senso di appartenenza”.