Fondi speciali per il sostegno economico alle famiglie e alle piccole imprese in difficoltà, attività di orientamento e informazioni sulle misure assistenziali pubbliche, borse lavoro, percorsi formativi, distribuzione di pc e tablet e sostegno educativo a distanza, progetti e attività innovative. Nel 2020 sono stati oltre 93mila i volontari operanti nei 6.780 servizi della rete Caritas, insieme a 407 giovani del servizio civile. Sono queste le principali risposte messe in atto dalle 190 Caritas diocesane (87,1% del totale) che hanno partecipato all’ultima rilevazione di Caritas italiana sugli effetti socio-economici della pandemia nel periodo da settembre 2020 a marzo 2021. Nel dettaglio: 149 diocesi (78,4%) hanno attivato dei Fondi specifici di sostegno economico alle famiglie in difficoltà; 140 diocesi (73,7%) hanno svolto attività di orientamento e informazione sulle misure assistenziali promosse dalle amministrazioni (reddito di emergenza e di cittadinanza, bonus autonomi, bonus affitti, buoni spesa e bonus alimentari, cassa integrazione, vari benefit regionali, ecc.); 116 diocesi (61,1%) hanno attivato interventi specifici sul fronte del lavoro, tra cui borse lavoro, tirocini di inserimento lavorativo o formativi, percorsi formativi o di riqualificazione, convenzioni con aziende per inserimenti lavorativi, sportelli lavoro/orientamento lavorativo; 116 diocesi (61,1%) hanno attivato interventi nell’ambito educativo come la distribuzione di tablet/pc/connessioni/device a famiglie meno abbienti o scuole; acquisto libri e materiale scolastico; pagamento rette scolastiche/asili; pagamento mensa scolastica; sostegno educativo a distanza; aiuto per i compiti o la didattica a distanza, anche online; borse di studio per l’iscrizione all’università o per sostenere la frequenza delle scuole superiori; abbonamenti ai mezzi pubblici per gli studenti; progetti contro l’abbandono scolastico; sportelli di supporto psicologico, ecc. 61 diocesi (32,1%) hanno attivato dei Fondi diocesani di sostegno economico alle piccole imprese. Tra le attività innovative vi sono il sostegno ai giostrai, ai circensi, ai venditori ambulanti, le attività di recupero dei beni alimentari, nuove modalità di approccio alle persone senza dimora, ascolto a distanza, ambulatori e servizi di tipo sanitario. Buona la collaborazione intra-ecclesiale: il 96,8% delle Caritas diocesane ha avuto rapporti stabili con le parrocchie, il 60% con il Volontariato Vincenziano, il 51,1% con gli scout dell’Agesci, il 42,1% con i Centri di aiuto alla vita, il 36,8% con le Acli.