Povertà: Caritas Frosinone, +250% famiglie seguite nel 2020. Mons. Spreafico (vescovo), “comunità divenute case di umanità e fraternità”

Sono 2.120 le famiglie sostenute dalla Caritas diocesana di Frosinone-Veroli-Ferentino nel 2020, per 2/3 italiane, con un incremento del 250% rispetto al 2019: è quanto emerge dal Rapporto annuale dei servizi e delle opere segno della diocesi, dal titolo “Nessuno si salva da solo”. Nei 9 centri d’ascolto, 30 centri parrocchiali, mensa per i poveri, centro d’ascolto in carcere, 2 dormitori, sportello antiviolenza, servizio per gli anziani e Fondazione antiusura Goel, è stato necessario “riorganizzarsi per rimanere al fianco delle persone più fragili anche nei momenti di chiusura totale del Paese”, si legge nel Rapporto. L’evidenza maggiore è stata una “carriera di impoverimento” per 1.900 persone che hanno visto peggiorare la propria situazione e sono state costrette, in molti casi per la prima volta, a rivolgersi alla Caritas. Ai centri d’ascolto hanno chiesto “beni, servizi materiali o pagamenti di utenze, aiuto nella ricerca del lavoro, soprattutto donne”. La mensa è arrivata a distribuire 310 pasti al giorno, con una cinquantina di bambini tra gli utenti. Ha il “volto misericordioso del Buon Samaritano” la Chiesa di Frosinone secondo il vescovo, mons. Ambrogio Spreafico, che introducendo il Rapporto afferma: “Ho immaginato molte volte le nostre comunità come case di umanità e di fraternità”. Gli fa eco il direttore della Caritas diocesana, Marco Toti, che ricorda come, in un “anno tragico”, “la fantasia della carità” abbia consentito “di percorrere strade nuove di aiuto, che saranno di insegnamento per il futuro”, soprattutto attraverso la “presa in carico diretta da parte di ognuno che può dei fratelli più in difficoltà”.

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