A Taranto oggi l’apertura della Porta Santa del Giubileo per i 950 anni dal ritrovamento del corpo di san Cataldo, patrono della città e della ricostruzione della cattedrale basilica omonima, la più antica di Puglia. Da oggi al 10 maggio 2022, visitando la basilica, sarà possibile lucrare l’indulgenza plenaria. La cerimonia si è aperta alle 18.30 con l’arcivescovo della diocesi ionica, mons. Filippo Santoro che dall’episcopio, in pellegrinaggio, insieme al Capitolo metropolitano ha raggiunto la porta della basilica pregando l’inno del Veni creator. Poi il cancelliere arcivescovile e penitenziere della basilica, mons. Pasquale Morelli, ha letto la Bolla di indizione del Giubileo straordinario. L’arcivescovo, bussando con il pastorale per tre volte ha aperto solennemente la Porta Santa, per poi raggiungere il battistero, luogo del ritrovamento del corpo di san Cataldo. “Lo stupore riempie la nostra vita – ha detto nell’omelia mons. Santoro, facendo riferimento al Vangelo della pesca miracolosa – perché ci ritroviamo questa sera a celebrare una data storica: 950 anni, da quando la cattedrale venne ricostruita dopo la distruzione per mano saracena e ci auguriamo che Taranto, come si è saputa rialzare in quel caso, possa farlo ancora. La costruzione della cattedrale è opera di tutto il popolo, lo si vede guardando le differenze tra le colonne, con i vari materiali. Ciascuno portò il suo e dopo lo scisma, la Chiesa di Taranto rinsaldò anche il suo legame con Roma. Un altro aspetto importante, il legame con la Chiesa universale. Questo Giubileo sia un tempo di cambiamento del cuore. Ci sono tanti fattori per cui dobbiamo chiedere a san Cataldo che questo tempo non passi invano: la crisi ambientale, quella sociale che vive la città. La forza del nostro cammino è stare con il Signore sulla barca di Pietro, energicamente ripartire”.