Primo maggio: Commissione Caritas in Veritate Trieste, “il lavoro sia il perno per lo sviluppo ed il futuro del territorio”

“Il lavoro sia il perno per lo sviluppo ed il futuro del territorio”. Si chiude con questo auspicio il messaggio al mondo del lavoro che la Commissione “Caritas in Veritate” per i Problemi sociali e il lavoro, la giustizia, la pace e la custodia del Creato della diocesi di Trieste diffonde in occasione del 1° maggio.
“La pandemia – viene osservato – ha fatto emergere una crisi sanitaria, economica e sociale: sanitaria perché non siamo stati capaci di difendere i più anziani ed i più fragili, economica evidenziata dai 945mila posti di lavoro persi, sociale per l’accentuarsi delle disuguaglianze tra lavoratori ‘garantiti’ e ‘non garantiti’ e per lo tsunami relazionale vissuto dai giovani privati della scuola e delle relazioni”.
“Questa crisi – prosegue il documento – ha colpito una struttura economica e sociale che non aveva ancora recuperato del tutto la crisi finanziaria del 2008, aumentando la forbice di reddito tra categorie di lavoratori, congelando solo temporaneamente la chiusura di molte aziende, evidenziando ritardi strutturali della scuola, confermando il blocco dell’‘ascensore sociale’ per le nuove generazioni, accentuando i lavori irregolari e quelli privi di tutele e succubi dello sfruttamento, creando nuove povertà”. “Sia la Caritas che le nostre parrocchie toccano quotidianamente queste situazioni preoccupanti”, aggiunge la Commissione che fa il punto sul “quadro economico locale” che “vede l’evoluzione delle situazioni critiche già presenti un anno fa” con aziende chiuse, fallite, in regime di cassa integrazione.
Rilevando che “la pandemia ha accelerato alcuni processi evolutivi del mondo del lavoro”, nel documento si ricorda l’appuntamento con la 49ª Settimana sociale dei Cattolici, prevista a Taranto dal 21 al 24 ottobre prossimi, che “individua quali obiettivi lo sviluppo di una economia circolare, della digitalizzazione, di una mobilità eco sostenibile, degli investimenti verso le persone”.
Quest’anno la diocesi di Trieste ha deciso di celebrare il 1° maggio, Festa dei lavoratori, in un contesto portuale: “Poiché ‘tutto è connesso’, la Chiesa di Trieste, con la celebrazione di una messa nel suo Porto, vuole esprimere vicinanza e sostegno a tutti i lavoratori, disoccupati, imprenditori, professionisti, insegnanti e studenti affinché il lavoro sia il perno per lo sviluppo ed il futuro del territorio”.

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