“La libertà dei media è un pilastro essenziale delle nostre democrazie, che troppo spesso è dato per scontato. Il rispetto della libertà dei media si sta deteriorando in numerosi Paesi. Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un aumento degli episodi di violenza e di intimidazione contro i giornalisti”. In una dichiarazione rilasciata in preparazione della Giornata mondiale della libertà di stampa, che si celebra il 3 maggio, la segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović Burić, ha sollecitato i governi europei a dimostrare una volontà politica più forte per proteggere i giornalisti e il giornalismo indipendente, per porre fine al deterioramento della libertà dei media sul continente. “Nel corso della pandemia del Covid-19, si è verificato un forte aumento delle segnalazioni di violenza nei confronti di giornalisti, nonché di censura e ritorsioni per avere messo in discussione le politiche governative. Al contempo, i media di qualità – afferma – si trovano a dovere affrontare gravi problemi economici e numerosi giornalisti hanno perso il loro lavoro a causa della pandemia”. Tendenze segnalate nel Rapporto diffuso oggi a Strasburgo. “È giunta l’ora di ricordare che gli Stati hanno l’obbligo di garantire che i giornalisti possano svolgere il loro lavoro senza subire violenze e intimidazioni, e adempiere al loro ruolo di watchdog pubblico, ovvero di sorveglianza contro le illegalità, che include il compito di chiamare le autorità pubbliche a rendere conto delle loro decisioni e azioni”.