Sant’Egidio: inchiesta sulle case di riposo, “Un’eterna zona rossa”. Impagliazzo, “soddisfatti che nel Pnrr sia immaginato futuro degli anziani”

“Siamo soddisfatti che nel Piano nazionale di ripresa e resilienza sia stato immaginato un futuro per la vita di queste persone”. Così dichiara questa mattina a Roma Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, riguardo agli anziani ospiti nelle Rsa e nelle case di riposo in tempo di pandemia su cui l’Organizzazione ha svolto un’inchiesta. “Chiediamo – aggiunge – che cresca la differenziazione e si impongano nuovi modelli. Grazie alle esperienze della nostra Comunità abbiamo dimostrato con i dati il risparmio che vorremmo portare all’attenzione dei decisori”. Il presidente Impagliazzo ha riportato alcune proposte che la Comunità ha formulato per migliorare le condizioni degli ospiti nelle residenze. Fra queste vi è la richiesta di predisporre tamponi rapidi e dispositivi di protezione all’entrata, considerare le condizioni di maggiori fragilità, individuare gli spazi di visita esterni e interni, implementare il servizio di video-chiamate e garantire la fruizione da parte di tutti gli ospiti dell’assistenza religiosa. Una notizia falsa che andrebbe smentita infine secondo Impagliazzo è quella che vorrebbe la chiusura delle strutture alle visite di volontari e parenti per contenere i contagi. “Abbiamo visto – conclude – che il maggior rischio per gli anziani sono stati gli operatori che non avevano strumenti di protezione all’inizio”.

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