“Rimettere in sesto 900 palestre pubbliche e riportare lo sport nelle scuole: bene lo sguardo allo sport come politica pubblica, ma un miliardo davvero non basta per ridare dignità al settore”. Così Bruno Molea, presidente dell’Associazione italiana cultura sport (Aics), tra i primi enti di promozione sportiva del Paese, commenta il passaggio sullo sport nella presentazione del Pnrr.
“Da tempo – afferma – si reclama un piano sulle politiche sportive e vi è uno stretto legame tra sport, benessere e coesione sociale; basta dunque meno dello 0,5% dell’intero Piano per riportare lo sport nelle scuole a beneficio dei più piccoli? E che ne è di tutte le altre categorie fragili che attraverso lo sport si vedono riconosciuti il diritto alla socialità e al benessere psico-fisico?”. “Quei fondi – aggiunge – serviranno per la ristrutturazione e la costruzione di 900 palestre pubbliche a beneficio di scuole e territori disagiati, e il presidente Draghi dice anche che di quelle ristrutturazioni beneficeranno anche le associazioni dilettantistiche, colonna portante dello sport sociale. Ma quali associazioni, se si calcola ad oggi che più del 40% non riaprirà dopo l’allerta Covid?”.
“Per riportare lo sport di base nelle scuole, nei centri anziani, nelle strutture parasanitarie, nelle zone disagiate del Paese, servono professionisti della promozione sociale e sportiva e per questi non vi è nulla nel Recovery. Se lo sport è davvero politica pubblica, serve più impegno e maggiore coraggio. Così – conclude – si muore, e a patire i danni saranno solo giovani e persone fragili”.