“Proviamo indignazione morale di fronte ai dati”. Lo ha detto Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, riguardo all’inchiesta sugli anziani ospiti nelle Rsa e nelle case di riposo italiane da quando è cominciata la pandemia, presentata questa mattina. “Denunciamo – continua – il fatto che siamo in una eterna zona rossa. Dobbiamo scuotere le coscienze dei cittadini e di chi guida queste strutture perché nonostante gli appelli e le evidenze scientifiche sugli effetti della solitudine sulla salute, quasi nulla è cambiato in queste strutture che sono rimaste chiuse”. L’inchiesta, dal titolo “Un’eterna zona rossa”, si basa su un campione di 237 strutture, poste in undici città in dieci regioni. “Il 60% – riprende Impagliazzo – non consente le visite. Le cosiddette stanze degli abbracci sono state attivate da meno del 20%”. Secondo il presidente della Comunità, è la gestione finora avuta delle residenze per anziani a non aver funzionato: “L’indagine – commenta – mostra come i sistemi di monopolio non rispettino il contratto di qualità. Non ha funzionato nemmeno prima del Covid. C’è una sproporzione fra il costo della collettività di queste strutture e la qualità del servizio. La sproporzione fa parte di un sistema più vasto e fuori controllo. Le Rsa sono in un sistema fuori controllo perché sono in un regime di monopolio. Per uscire da questa mancanza di diritti, l’unica soluzione è differenziare”.