ACAT Italia, associazione cristiana ecumenica che dal 1983 opera contro la tortura e i trattamenti crudeli, inumani o degradanti, compresa la pena di morte, nell’ambito dei propri programmi formativi, annuncia il bando per l’assegnazione del premio di laurea Acat 2021 e Premio 2022: “Una laurea per fermare la tortura e per i diritti dei migranti” per tesi di laurea discusse rispettivamente nell’anno accademico 2019-20 e 2020-21. Questi i temi per poter concorrere: “La tortura ed i trattamenti crudeli, inumani o degradanti contro gli esseri umani nel mondo contemporaneo e/o la pena capitale: cause, impatti, implicazioni, diritto, prevenzione, recupero, strumenti e strategie per l’abolizione”; “La migrazione nella Unione europea, le continue violazioni dei diritti umani e le gravi sofferenze ad essa connesse: cause, impatti, diritto, prevenzione, accoglienza, integrazione, strumenti e strategie per un futuro più
umano dei profughi e dei migranti”. L’iniziativa – spiegano i promotori in una nota – si propone di “incoraggiare i giovani ad approfondire le problematiche relative al fenomeno della tortura e della pena di morte nelle sue varie manifestazioni e le questioni inerenti il fenomeno migratorio, soprattutto laddove si ravvisi violazione o mancata tutela dei diritti umani fondamentali”. I due premi hanno una dotazione di 3.500 euro l’uno e saranno assegnati alle migliori tesi di laurea, magistrali o specialistiche, discusse rispettivamente nelle sessioni dell’anno accademico 2019-20 o 2020-21, presso tutte le università italiane presenti sul territorio nazionale, statali, non statali o pontificie, che rilascino titoli di laurea aventi valore legale e riconosciuti in Italia. I premi saranno assegnati sulla base degli esiti della valutazione comparativa delle tesi presentate, operata a giudizio insindacabile della commissione esaminatrice nominata da Acat Italia, nel corso di una cerimonia pubblica.