Non è stata la tradizionale processione a piedi ma un vero e proprio corteo di auto quello che ieri ha accompagnato la statua di Nostra Signora del Monte Carmelo tra i quartieri di Haifa. Una tradizione che rivive ogni anno dal 1919 – nel tragitto che va dalla chiesa parrocchiale della città al santuario Stella Maris sul Monte Carmelo – e che nemmeno il Covid-19 ha bloccato. Il corteo automobilistico, riferisce il Patriarcato Latino di Gerusalemme, era guidato dalla vettura di Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, preceduto dall’auto che portava sul tetto la statua della Madonna del Carmine. Alla guida padre Abdo Abdo, parroco della chiesa di San Giuseppe e organizzatore della processione da 20 anni.
Lungo il percorso, uomini, donne e bambini aspettavano ai lati delle strade o – più comodamente – nelle proprie case, per intravedere la processione, salutare il convoglio e chiedere l’intercessione e la protezione della Vergine Maria. Il corteo si è fermato presso il monastero Stella Maris, dove una folla di fedeli e i gruppi scout di Haifa hanno accolto il convoglio e la statua. Prima di impartire la sua benedizione insieme a mons. Yousef Matta, arcivescovo greco-melchita di Acri, Haifa, Nazareth e tutta la Galilea, il patriarca ha parlato dell’importanza di mantenere la tradizione e di seguire insieme Maria. Ogni anno, la processione della Madonna del Monte Carmelo richiama migliaia di persone da tutta la Terra Santa.