Promuovere sul territorio piacentino l’esperienza del pellegrinaggio legata alla Via Francigena. Questo l’obiettivo dell’intesa firmata tra la diocesi di Piacenza-Bobbio e l’Associazione europea delle Vie Francigene (Aevf), realtà impegnata a riunire e coordinare i soggetti coinvolti nello sviluppo, valorizzazione e comunicazione degli itinerari francigeni per promuovere la conoscenza e la valorizzazione dei luoghi e dei percorsi di pellegrinaggio. “La nostra diocesi – ha affermato il vescovo Adriano Cevolotto – aderisce volentieri a quest’accordo di collaborazione in coerenza con la tradizione che ci appartiene e che lega il nostro territorio a quello dei ‘cammini di fede’. Oltre alla Via Francigena che trova a Piacenza uno snodo fondamentale, a Bobbio giungono la Via degli Abati e il cammino di San Colombano, da sempre percorsi dai pellegrini del nord Europa diretti a Roma i quali sceglievano itinerari per venerare le spoglie dei Santi”. “Intorno a questi cammini – ha proseguito – la Chiesa ha organizzato strutture di accoglienza per il ristoro spirituale e materiale. Questa è la vocazione che ancora oggi la nostra diocesi vuole salvaguardare e che attraverso la firma di questo protocollo intende rendere manifesta attraverso segni concreti”.
Per Massimo Tedeschi, presidente di Aevf, “questo accordo è molto importante per l’intero itinerario europeo. Ringrazio di cuore il vescovo Adriano Cevolotto”. “La Via Francigena – ha aggiunto – è un progetto inclusivo che nasce dalla riscoperta dei pellegrinaggi medievali di cui mantiene una forte impronta. Si tratta di un itinerario laico, è vero, ma la sua radice religiosa ed il suo valore spirituale sono molto forti. “Formulo l’auspicio che questo accordo possa essere di esempio anche per altre realtà e diocesi lungo il Cammino per accrescere e qualificare il sistema dell’accoglienza dei pellegrini. Le Vie Francigene – ha concluso Tedeschi – sono cammini connotati anche da tale forte vocazione spirituale”.