Ieri le Commissioni riunite Lavoro e Affari sociali hanno approvato un emendamento al Dl 30/2021 in materia di interventi di sostegno per lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena, dedicato al rafforzamento delle tutele per i genitori di bambini e ragazzi con disabilità e Bes (bisogni educativi speciali). Ne dà notizia l’Osservatorio malattie rare informando che, a seguito del successivo esame in Aula, l’emendamento “permetterà a queste famiglie il diritto allo smart working per entrambi i genitori e – solo nel caso della disabilità grave – l’accesso al congedo garantito per uno dei due genitori, anche qualora l’altro stia lavorando in modalità agile”.
“Siamo davvero felici che il nostro lavoro di ascolto delle difficoltà che le famiglie e le associazioni di pazienti ci hanno segnalato abbia trovato un riscontro pratico grazie all’attenzione e all’impegno delle istituzioni. In questo modo è possibile garantire una maggiore tutela ai genitori con figli in situazione di disabilità o Bes, che siano o meno malati rari”, ha dichiarato Ilaria Ciancaleoni Bartoli, direttore dell’Osservatorio. “Con questo emendamento – ha sottolineato Lisa Noja, capogruppo di Italia Viva in Commissione Affari sociali alla Camera – diamo un’attenzione in più alle migliaia di genitori di figli con disabilità o disturbi Dsa o bisogni educativi speciali di ogni età in caso di quarantena, sospensione didattica o chiusura dei centri diurni. La modifica accolta in Commissione, in attesa dell’esame finale dell’Aula, estende la possibilità di accedere allo smart working non solo a uno, ma a entrambi i genitori e consente anche, se uno ricorre al lavoro agile, che il secondo genitore possa comunque ottenere il congedo parentale, nel caso di figli con disabilità grave, senza limiti di età”.