Papa Francesco: udienza, “non si può crescere senza momenti di crisi”. Monasteri “cellule vitali” anche per la società

(Foto Vatican Media/SIR)

“L’abito della fede non è inamidato, si sviluppa con noi, anche attraverso momenti di crisi e risurrezioni. Anzi, non si può crescere senza momenti di crisi, perché la crisi ti fa crescere. E il respiro della fede è la preghiera: cresciamo nella fede tanto quanto impariamo a pregare”. Così il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, trasmessa in diretta streaming dalla Biblioteca privata del Palazzo apostolico. “Dopo certi passaggi della vita, ci accorgiamo che senza la fede non avremmo potuto farcela e che la preghiera è stata la nostra forza”, l’analisi di Francesco: “Non solo la preghiera personale, ma anche quella dei fratelli e delle sorelle, e della comunità che ci ha accompagnato e sostenuto, della gente che ci conosce, alla quale chiediamo di pregare per noi”. “Anche per questo – ha spiegato il Papa – nella Chiesa fioriscono in continuazione comunità e gruppi dediti alla preghiera. Qualche cristiano sente perfino la chiamata a fare della preghiera l’azione principale delle sue giornate”. Nella Chiesa, inoltre, “ci sono monasteri, conventi, eremi, dove vivono persone consacrate a Dio e che spesso diventano centri di irradiazione spirituale, irradiano spiritualità. Sono piccole oasi in cui si condivide una preghiera intensa e si costruisce giorno per giorno la comunione fraterna. Sono cellule vitali, non solo per il tessuto ecclesiale ma per la società stessa. Pensiamo al ruolo che ha avuto il monachesimo per la nascita e la crescita della civiltà europea, e anche in altre culture”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Europa