Una stabilizzazione dell’allentamento dell’esclusiva che “consenta agli infermieri non solo l’intervento nella campagna vaccinale, ma l’assistenza anche sul territorio ai soggetti più fragili, soprattutto a quelli che durante la pandemia sono stati trascurati dai vari livelli di assistenza e che ora vanno recuperati per non mettere a rischio la loro salute”. Sul modello già applicato a farmacisti e farmacie, “una maggiore autonomia agli infermieri che operano sul territorio occupando ogni porzione e spazio del Ssn, i quali senza necessità di preparazioni particolari o tutoraggi (sono già vaccinatori da anni nei centri vaccinali) potrebbero allargare la platea dei vaccinati fino al domicilio, a vantaggio soprattutto dei più fragil!i. In questo modo “l’immunità di gregge entro luglio diventa un traguardo non solo da raggiungere, ma assolutamente raggiungibile”. Sono le richieste della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) in una lettera inviata al premier Mario Draghi e ai ministri della Salute, Roberto Speranza, e degli Affari regionali, Mariastella Gelmini, e per conoscenza al generale Francesco Paolo Figliuolo e al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. “Si tratta – afferma nella lettera la presidente Fnopi Barbara Mangiacavalli – di affrontare con il massimo della potenzialità assistenziale la pandemia e si tratta di velocizzare quanto più possibile la vaccinazione per far fronte a contagi e decessi, ma anche di soddisfare i bisogni di salute dei più fragili che durante la pandemia sono stati trascurati”.