Ci saranno anche Asia Bibi, simbolo mondiale del diritto negato alla libertà religiosa e mons. Laurent B. Dabiré, vescovo della diocesi di Dori e presidente della Conferenza episcopale del Burkina Faso e del Niger, alla presentazione internazionale della XV edizione del Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo di Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) che si terrà in forma on line martedì 20 aprile alle ore 11.
Lo studio, pubblicato ogni due anni, passa in rassegna il grado di rispetto e il livello di violazione del fondamentale diritto alla libertà religiosa nei 196 Paesi sovrani del pianeta. L’obiettivo della ricerca, spiega in un comunicato Acs, “è accendere ancora una volta i riflettori sugli ostacoli incontrati da quanti intendono vivere pacificamente la propria fede. Oltre alla necessaria attenzione alle vittime, il Rapporto approfondisce le cause della persecuzione o discriminazione e denuncia l’identità dei responsabili, anticipando nella misura del possibile le tendenze del prossimo futuro. Il testo non limita il proprio esame alle violazioni ai danni dei cristiani, e dei cattolici in particolare, ma abbraccia le dinamiche persecutorie e discriminatorie sofferte nell’ultimo biennio dai credenti di ogni religione. Pubblicato per la prima volta nel 1999, il Rapporto viene consultato non solo dalle gerarchie ecclesiastiche ma anche da diplomatici e politici, ricercatori e giornalisti”. La ricerca di Acs verrà presentata contestualmente nelle ventitré sedi della fondazione in tutto il mondo. All’introduzione iniziale di Alfredo Mantovano e Alessandro Monteduro, rispettivamente presidente e direttore di Acs – Italia, seguirà un collegamento con Asia Bibi, mons. Laurent B. Dabiré e Shahid Mobeen, fondatore dell’Associazione Pakistani cristiani in Italia. Interverranno il card. Mauro Piacenza e Thomas Heine-Geldern, rispettivamente presidente e presidente esecutivo di Acs Internazionale.