Porte aperte anche al Fatebenefratelli-Isola Tiberina di Roma dal 19 al 25 aprile per la VI edizione dell’Open Week organizzata con la Fondazione Onda – Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, in occasione della Giornata nazionale della salute della donna celebrata il 22 aprile. Per l’occasione il nosocomio metterà a disposizione visite gratuite dedicate al mondo femminile (solo su prenotazione) nelle varie specialità e in diversi momenti della settimana.
Si partirà il 21 aprile con la medicina generale (visite per l’ipertensione arteriosa) e la neurologia (screening del declino cognitivo), per proseguire il 22 con le visite senologiche della Breast Unit, il 23 con le visite oculistiche per problemi legati a gravidanza e allattamento. L’iniziativa al femminile dell’Ospedale si concluderà il 24 con gli sportelli di endocrinologia e malattie metaboliche per patologie della tiroide, osteoporosi, diabete, obesità, nutrizione in gravidanza. Ancora il 24, saranno a disposizione i medici della ginecologia con visite dedicate alle diverse fasce d’età: adolescenza, età fertile e preconcezionale, menopausa e terza età.
Il Fatebenefratelli è uno dei 180 Centri ospedalieri premiati con i Bollini rosa che aderiscono all’Open Week della Fondazione Onda (attualmente 335 strutture), che “apre” questa settimana alle donne con l’obiettivo di promuovere l’informazione e i servizi per la prevenzione e la cura delle principali patologie femminili.
“Ancora una volta l’Ospedale ‘si tinge’ di rosa – commenta fra Pascal Ahodegnon, direttore generale del Fatebenefratelli all’Isola Tiberina – per andare incontro alle donne”. “Con i suoi 3.500 parti l’anno circa, è punto di riferimento di tante famiglie che si rivolgono alla struttura per la salute di mamma e bambino” in armonia con “la missione di accoglienza e di presa in carico globale della persona che identifica la missione dei Fatebenefratelli”. A causa della pandemia “sono soprattutto le donne a rinunciare alle cure”, afferma la presidente di Onda Francesca Merzagora con riferimento a patologie “dimenticate” come malattie croniche o oncologiche. Di qui l’auspicio che l’Open Week offra “la possibilità a tante pazienti di tornare ad occuparsi della loro salute”.