Il principe Filippo, che “è morto in pace, questa mattina, al castello di Windsor”, come dice il comunicato di Buckingham Palace, sarà sepolto a “Frogmore Gardens”, un giardino caro a lui e Elisabetta, che vi ha sempre portato a passeggio i suoi adoratissimi corgi. La funzione funebre sarà celebrata nella saint George chapel del castello di Windsor, dove hanno partecipato insieme a centinaia di celebrazioni in ogni domenica della loro vita, per oltre settant’anni, fedelissimi all’appuntamento con il Signore.
Anche questa volta la predica sarà breve, come ha chiesto nel testamento il principe Filippo, che, per sposare Elisabetta, rinunciò alle sue pretese al trono greco e danese e si naturalizzò britannico lasciandosi alle spalle la religione ortodossa per diventare anglicano.
Un aneddoto vuole che marito e moglie, tutti e due religiosissimi, chiedessero ad ogni cappellano di non superare i dodici minuti nelle prediche.
Lui appassionato di teologia, del rapporto tra religione e scienza, dell’impatto del cristianesimo sulla preservazione del pianeta. Lei di una fede più semplice e tradizionale.
Il marito della Regina nel 1962 avviò un centro di conferenze a Windsor per dibattiti sul ruolo della Chiesa nella società e un volume raccoglie i suoi saggi di teologia.
Come presidente del Wwf, nel 1986, in occasione dei 25 anni dell’organizzazione, fu sua l’idea di riunire ad Assisi rappresentanti delle cinque più importanti religioni, cristianesimo, Islam, ebraismo, induismo e buddismo per lanciare il Green Pilgrimage Network.
Il vuoto per la sovrana sarà incolmabile, quello del compagno di una vita. Il lutto sarà segnato da otto giorni nei quali si fermerà tutta l’attività legislativa perché la Regina non darà più il suo assenso alle leggi. E da ulteriori trenta giorni di lutto in cui le bandiere nel Paese saranno a mezz’asta, gli anchormen televisivi vestiranno di nero, i parlamentari indosseranno sul braccio una fascia nera
Dopo la scomparsa del marito la sovrana, lavoratrice instancabile, diminuirà i suoi impegni.
Perché quell’ufficiale di marina, del quale si innamorò appena tredicenne, tra un gioco di tennis e una gazzosa, è stato, come ha detto la stessa Regina, il suo punto di forza. “E il mio punto d’approdo”, disse in occasione dei cinquant’anni di matrimonio nel 1997. “Una vera guida”, aggiunse, mentre festeggiava i sessant’anni di regno nel 2012.
Il funerale sarà di stile militare perché la Marina fu la grande passione di Filippo, eroe della seconda guerra mondiale, con due incrociatori affondati in cinque minuti, uno degli ufficiali più giovani ad essere vicecomandante di un cacciatorpediniere.
Invitati solo parenti, amici e capi di stato del “Commonwealth”, la lega delle ex colonie dell’impero.