Nella crisi siriana, “non è né giusto né logico vincolare la revoca delle sanzioni a una cosiddetta ‘soluzione politica’, mentre la gente comune è impoverita e soffre di fame, malattie e umiliazione”. Il giudizio sull’uso delle sanzioni imposte da lungo tempo dalla comunità internazionale alla Siria di Bashar al Assad arriva da Ignace Youssef III Younan, patriarca di Antiochia dei siro cattolici. Il primate della Chiesa siro cattolica, che abitualmente risiede presso la sede patriarcale in Libano, lo ha inserito all’interno del messaggio diffuso in occasione della Pasqua. Nel testo pasquale, ripreso dall’agenzia Fides, il patriarca richiama “i decisori internazionali e tutti coloro che hanno buona volontà a compiere sforzi per revocare le ingiuste sanzioni imposte al popolo siriano, la cui sofferenza si intensifica di giorno in giorno”. “L’attuale catastrofe siriana – rimarca il patriarca – ha superato le brutalità degli imperatori e degli invasori del passato e degli occupanti. Dieci anni di guerra, uccisioni, distruzioni e conflitti internazionali combattuti sul suolo siriano hanno portato solo all’annientamento del popolo e alla distruzione delle sue strutture economiche e sociali e del suo patrimonio di civiltà”.