Tra fine 2020 e inizio 2021, in Italia, 7 persone su 10 hanno espresso accordo con l’affermazione “Se un vaccino Covid-19 diventa disponibile ed è consigliato, lo farei”. È quanto emerge dal report “I cittadini durante la seconda ondata epidemica” relativo al periodo 12 dicembre 2020-15 gennaio 2021, diffuso oggi dall’Istat.
In una scala da 1 a 7 dove 1 significa completamente in disaccordo e 7 assolutamente d’accordo, il 70,3% degli intervistati ha espresso accordo (punteggi dal 5 in poi) con l’affermazione; più di 4 persone su 10 hanno espresso un accordo assoluto scegliendo il punteggio più elevato della scala. Incertezza è stata espressa, collocandosi al centro della scala (4) il 12,0% dei cittadini. Il rimanente 17,8% si colloca su posizioni che hanno espresso disaccordo. Il punteggio medio è 5,3 e conferma il generale orientamento a essere d’accordo con l’affermazione proposta.
“Non emergono differenze significative in base alle caratteristiche individuali o al territorio”, rileva l’Istat, aggiungendo che “tuttavia, avere conosciuto una persona infetta riduce l’area del disaccordo e quindi l’indisponibilità al vaccino: i punteggi da 1 a 3 raccolgono i consensi del 22,6% di chi non ha conosciuto persone contagiate, valore che scende al 15,5% tra chi invece ne ha conosciute”.