“L’autorità è in crisi ma non è detta l’ultima parola”. A dirlo è Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena, a proposito del libro di mons. Dario Edoardo Viganò, “Testimoni e infuencer. Chiesa e autorità al tempo dei social”, presentato oggi on line nell’ambito della rassegna “Sentieri letterari della contemporaneità”, a cura dell’ufficio scolastico territoriale di Sondrio. “Di solito riportiamo in evidenza i fatti negativi che riguardano i giovani ma ci sono anche quelli che i valori ce l’hanno e li mettono in gioco. È su questi giovani che va impostata la Chiesa. C’è bisogno di generazioni che accolgano questi valori. Prima l’autorità c’era perché le figure erano credibili”. Oggi, per esempio, per essere autorevoli l’insegnante deve metterci tutta l’anima con il suo modo di essere. “Questo – commenta Lojodice – non significa ricercare i super poteri ma ridare un vigore all’essere padri, preti, cardinali che è fatto da tutto quello che ci insegna la testimoninza cristiana”.