“Quarant’anni fa, il Papa san Giovanni Paolo II, a partire dalla esperienza del lavoro in fabbrica, annunciò nella nostra città il Vangelo del lavoro, dell’amore, della vita. Oggi alcune problematiche sono cambiate e migliorate solo in parte, mentre siamo alle prese con una crisi di sistema, di trasformazioni che non riusciamo a cavalcare, e da un anno con la pandemia del Covid-19, che ha prostrato la nostra società e anche il nostro territorio”. Lo ha detto il vescovo di Terni-Narni-Amelia, mons. Giuseppe Piemontese, nell’omelia della messa che ha celebrato, ieri, in cattedrale, a 40 anni dalla visita di Giovanni Paolo II alle acciaierie di Terni. Erano presenti alla celebrazione i rappresentanti di Acciai Speciali Terni, dirigenza e lavoratori, in presenza e a distanza, assieme ai rappresentanti di tutto il mondo del lavoro della città e alle istituzioni civili, militari, alla comunità diocesana nei rappresentanti delle associazioni, movimenti, guidate dai parroci.
Dall’omelia del presule emerge anche la consapevolezza che “la memoria della visita a Terni di san Giovanni Paolo II, 40 anni fa, col suo messaggio di speranza, tuttora attuale, alle Acciaierie, al mondo del lavoro, alla città, alla diocesi, può sostenere gli sforzi della chiesa, dei concittadini, uomini e donne di buona volontà, a promuovere il rinnovamento e lo sviluppo sociale e religioso”. “Rivedendo i gesti di quella visita memorabile e le parole del papa santo possiamo trovare spunti e suggerimenti per inventare e seguire vie di un nuovo umanesimo e crescita sociale – è stato l’auspicio del vescovo –. La nostra città non può rassegnarsi al declino indotto da scelte sbagliate locali e generali, da egoismi di campanile o di parte, e da ultimo dalle asfissie, dalle limitazioni e dai fallimenti causati dalla pandemia”. Infine, l’invito di mons. Piemontese alla collaborazione, che “dovrebbe spingere la classe dirigente e tutte le forze culturali, civili, politiche e sociali più significative della città e della regione in uno straordinario sforzo generoso a collaborare a favore della Next Generation a Terni, in Umbria, in Italia e in Europa”.