”Non c’è fede senza rischio”. A ribadirlo è il Papa, nel messaggio per la Giornata mondiale per le vocazioni, in programma il 25 aprile sul tema: “San Giuseppe: il sogno della vocazione”. “La chiamata divina spinge sempre a uscire, a donarsi, ad andare oltre”, scrive Francesco sulla scorta di San Giuseppe, che “si lasciò guidare dai sogni senza esitare”: “Solo abbandonandosi fiduciosamente alla grazia, mettendo da parte i propri programmi e le proprie comodità, si dice davvero ‘sì’ a Dio. E ogni ‘sì’ porta frutto, perché aderisce a un disegno più grande, di cui scorgiamo solo dei particolari, ma che l’Artista divino conosce e porta avanti, per fare di ogni vita un capolavoro”. In questo senso, “San Giuseppe rappresenta un’icona esemplare dell’accoglienza dei progetti di Dio”. “La sua è però un’accoglienza attiva”, il monito del Papa: “Mai rinunciatario o arrendevole, egli non è un uomo rassegnato passivamente. Il suo è un coraggioso e forte protagonismo”. “Possa egli aiutare tutti, soprattutto i giovani in discernimento, a realizzare i sogni di Dio per loro”, l’auspicio del Santo Padre: “Possa egli ispirare l’intraprendenza coraggiosa di dire ‘sì’ al Signore, che sempre sorprende e mai delude!”.