“Desidero esprimervi di tutto cuore la mia vicinanza e il mio sostegno in questo periodo di dura prova che state attraversando per vivere con fedeltà la vostra vocazione”. Lo scrive Papa Francesco in una lettera, datata 12 marzo, indirizzata alla Comunità monastica di Bose: “Sono ben al corrente di quanto in questi ultimi mesi le gravi difficoltà che avevano portato alla Visita apostolica e all’emanazione del Decreto singolare si sono purtroppo accresciute a causa del prolungato ritardo frapposto all’esecuzione delle decisioni della Santa Sede ivi contenute”. In questo contesto, prosegue il Papa, “ritengo opportuno ribadire quanto scrivevo nella lettera inviata in occasione del 50° anniversario della fondazione della Comunità monastica, invitandovi a ‘perseverare nell’intuizione iniziale’ di una vita fraterna nella carità e di una testimonianza di ricerca della radicalità evangelica nella preghiera, nel lavoro e nell’ospitalità. La dimensione ecumenica che vi caratterizza e il vostro anelito operoso per l’unità dei cristiani sono tesoro prezioso che la Chiesa vuole custodire, vegliando sulla sua autenticità e fecondità”. “Non lasciatevi turbare da voci che mirano a gettare discordia tra voi – l’invito del Papa -: il bene dell’autentica comunione fraterna va custodito anche quando è alto il prezzo da pagare! Così come la fedeltà in tali momenti consente di cogliere ancor più la voce di Colui che chiama e dà la forza di seguirlo”. “Anche la presenza accanto a voi del Delegato pontificio, p. Amedeo Cencini, FdCC, e il suo operato in sintonia con il Card. Segretario di Stato sono segno della mia costante sollecitudine – conclude Francesco -: non sentitevi abbandonati in questa tappa impervia del vostro cammino! Il Papa è accanto a ciascuno di voi. Che nulla e nessuno vi tolga la certezza della vostra chiamata e della sua bellezza e la fiducia nel futuro!”.