“La situazione drammatica in cui ci troviamo, e che coinvolge tutto il mondo, chiede a noi credenti, attraverso la voce del Santo Padre Francesco, di dedicare 24 ore di intensa preghiera a Dio Padre”. Così l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, il card. Gualtiero Bassetti, nell’omelia della celebrazione eucaristica delle “24 ore per il Signore”, ieri, nella concattedrale dei Ss. Gervasio e Protasio di Città della Pieve. Una giornata di particolare raccoglimento spirituale – ha proseguito il cardinale – “è il motivo della mia presenza insieme a voi, insieme alla gioia di aver conferito il ministero dell’accolitato al carissimo Claudio Farina, uno dei nostri giovani che frequentano il Seminario regionale di Assisi”. “Tutti insieme imploriamo, fiduciosi, Dio, Padre di misericordia, affinché ci protegga e ci liberi da ogni male e ci aiuti in questa interminabile pandemia”.
Dal cardinale l’incoraggiamento a pregare per alleviare le criticità. “Vogliamo pregare, oltre che per i malati – ha detto –, per coloro che li assistono, per i loro familiari e per quanti sono colpiti dalle varie criticità di questo periodo, che, oltre all’aspetto sanitario, riguardano anche la situazione del mondo del lavoro e della scuola per quanto concerne ragazzi e giovani. E, infine, vogliamo ringraziare il Signore per tutti coloro che, a livello di Caritas e di volontariato, si stanno prodigando con generosità e competenza”. Quindi, un appello alla politica regionale e nazionale. “Chiediamo con tutte le nostre forze alla politica regionale e nazionale – ha evidenziato il card. Bassetti – di accelerare il più possibile i processi decisionali circa i vaccini per una loro rapida somministrazione, soprattutto agli anziani e ai soggetti fragili”. Infine, il presidente della Cei ha ribadito che “quella della vaccinazione, a livello mondiale, è l’unico modo di risollevarsi da questa peste che sta colpendo il mondo”. “Se rimanessero zone di ombra sul pianeta circa la somministrazione del vaccino, con la velocità che questo virus ha di colpire, di trasformarsi e di propagarsi, rimarremmo tutti sotto l’incubo che possano susseguirsi altre fasi di epidemia”.