Il Consiglio dei ministri Ue ha deciso oggi di prorogare di altri sei mesi, fino al 15 settembre 2021, le sanzioni “nei confronti dei soggetti che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina”. Le misure restrittive in vigore prevedono “restrizioni di viaggio, il congelamento dei beni e il divieto di mettere a disposizione delle persone ed entità inserite in elenco fondi o altre risorse economiche”. Le sanzioni continueranno ad applicarsi a 177 persone e 48 entità. Le misure restrittive decise dall’Ue relative ad azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina sono state introdotte per la prima volta il 17 marzo 2014. In risposta alla crisi in Ucraina “sono state attuate – spiega un comunicato di Bruxelles – altre misure dell’Unione, tra cui sanzioni economiche riguardanti settori specifici dell’economia russa, attualmente in vigore fino al 31 luglio 2021, e misure restrittive in risposta all’annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli, limitate al territorio della Crimea e a Sebastopoli, attualmente in vigore fino al 23 giugno 2021”. L’elenco delle persone e delle entità oggetto di sanzioni “è regolarmente riesaminato e soggetto a rinnovi periodici” da parte del Consiglio.