“Il prolungarsi dell’emergenza sanitaria richiede interventi urgenti a sostegno dei cittadini più vulnerabili, tra cui certamente rientrano le persone con demenza”. Lo dice Gabriella Salvini Porro, presidente della Federazione Alzheimer Italia. “La chiusura dei servizi, l’accesso limitato alle cure mediche e terapie, la perdita dei contatti sociali hanno peggiorato la qualità della vita di tutte le famiglie che convivono con la demenza e hanno mostrato la necessità di rendere più accessibile l’assistenza domiciliare nonché più sicure ed efficienti le strutture residenziali – aggiunge –. Aderire alla proposta del Network Non Autosufficienza per noi significa continuare il lavoro quotidiano di difesa dei diritti delle persone con demenza e dei loro familiari”.
La Federazione Alzheimer Italia aderisce alla proposta “Costruire il futuro dell’assistenza agli anziani non autosufficienti”, elaborata dal Network Non Autosufficienza per includere il sostegno agli anziani non autosufficienti e le loro famiglie nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea per poter usufruire dei fondi messi a disposizione per rispondere alla crisi da Covid-19. La proposta prevede lo stanziamento di 7,5 miliardi per il periodo 2022-2026 suddivisi in riforma e potenziamento dei servizi domiciliari (circa 5 miliardi) e riqualificazione delle strutture residenziali per assicurarne l’ammodernamento e rafforzarne la dotazione infrastrutturale, così da migliorare la qualità di vita degli anziani residenti e l’efficacia dell’intervento assistenziale.