Nigeria: Save the Children, “rilascio immediato delle studentesse rapite. Scuole devono essere luogo sicuro e protetto”

Foto Calvarese/SIR

Save the Children è inorridita dalle notizie sul rapimento di 450 studentesse in una scuola nello stato nigeriano di Zamfara, chiede il loro immediato rilascio e che i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni. “Questo rapimento – spiega l’organizzazione in un comunicato – è purtroppo solo l’ultimo di una serie di eventi violenti della stessa natura che si sono ripetuti nella regione. Negli ultimi mesi, centinaia di bambini in Nigeria hanno subito il trauma di essere rapiti da gruppi armati”, con effetti “estremamente traumatizzanti”.
“È inaccettabile che gli attacchi alle scuole e agli studenti siano diventati uno scenario ricorrente nella Nigeria settentrionale – dichiara Mercy Gichuhi, direttore di Save the Children Nigeria –. Le scuole dovrebbero essere un luogo di apprendimento sicuro dove i bambini possono giocare, imparare, realizzare e liberare il loro pieno potenziale, e sono state invece trasformate in luoghi di paura”. Di qui la richiesta “a tutte le parti di astenersi dal prendere di mira i bambini delle scuole e di garantire che le ragazze rapite nello stato di Zamfara siano immediatamente rilasciate e restituite alle loro famiglie”.
La Nigeria ospiterà la quarta Conferenza internazionale sulle scuole sicure nel 2021 ed è uno dei primi Paesi africani ad aver sottoscritto la Dichiarazione sulle scuole sicure (Ssd). Save the Children esorta il governo nigeriano a mettere in campo tutte le azioni necessarie per garantire che i bambini abbiano accesso a un’istruzione sicura, di qualità e senza interruzioni a tutti i livelli.

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