Ue: Pilastro diritti sociali, piano d’azione il 3 marzo. Guerini (Cecop), “strategia ambiziosa anche per mitigare gli effetti della crisi”

Giuseppe Guerini (foto SIR/CESE)

C’è attesa nel mondo dell’economia sociale, delle cooperative, sindacati, ong sociali per l’annunciato piano d’azione sul “Pilastro sociale” che la Commissione europea dovrebbe presentare il prossimo 3 marzo. Ad aspettarlo, in particolare, i promotori dell’iniziativa “Stand up for the social pillar”, una alleanza a cui aderiscono Cecop, la confederazione delle cooperative industriali e di servizi, che riunisce 50mila imprese e 1,3 milioni di lavoratori, la Social platform, rete europea di oltre 2.800 ong e associazioni della società civile, l’Etuc, la Confederazione europea dei sindacati che rappresenta 45 milioni di lavoratori in Europa, e Social economy Europe, a cui fanno riferimento 2,8 milioni di imprese e organizzazioni dell’economia sociale. “Dopo l’annuncio del Pilastro sociale nel 2017 avevamo già lanciato questa campagna per chiedere si facesse qualcosa di operativo”, spiega al Sir Giuseppe Guerini, presidente Cecop. Ma ora è il momento di rimettere sotto i riflettori “queste tematiche che ci stanno a cuore”: “La presidenza di turno portoghese ha predisposto un programma con una forte attenzione alle tematiche sociali”, che avrà un momento clou nel vertice del 7 maggio. Ma in relazione al momento travagliato l’Alleanza si è espressa il 22 febbraio chiedendo non solo “un ambizioso piano d’azione sul pilastro sociale”, ma indicando una serie di criteri in modo che il rilancio economico dell’Ue sia “affiancato da politiche e servizi sociali avanzati per mitigare l’impatto del Covid sulla nostra salute, occupazione, economia e sull’uguaglianza e democrazia delle nostre società”.
Nelle prossime settimane e mesi l’Alleanza metterà in campo una serie di “iniziative di incontro e dibattito a livello europeo, ma anche momenti a livello nazionale tra organizzazioni di rappresentanza dell’economia sociale, sindacati e cooperative”, spiega ancora Guerini. Il presidente Cecop, che è anche membro del Comitato economico sociale europeo (Cese), al Sir riferisce: “La presidenza portoghese ha chiesto al Cese un parere esplorativo sul contributo che gli organizzatori dell’economia sociale possono dare per la buona occupazione e per l’implementazione del Pilastro europeo. Siamo contenti di questo. Abbiamo fatto un’audizione la scorsa settimana, a fine marzo ci sarà una conferenza su questo stesso tema”.

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