“Sono scettico sulla neutralità degli strumenti che hanno sempre in sè una finalità”. A dirlo è Anselmo Grotti, docente di Linguaggi e forme di comunicazione nei mass media dell’Istituto Santa Caterina da Siena di Firenze, durante il webinar sulla Rete che si è tenuto oggi pomeriggio. “La didattica a distanza è stato uno strumento d’emergenza, anche se la semplice presenza in classe non è una garanzia di relazione. La Dad vuole dire permettere agli studenti e a noi stessi di digitalizzare un bene che arreda la casa comune. Il digitale non è un’altra stanza ma continua ad arricchire l’ambiente comune”. “I social – aggiunge – sono diventati dei super Stati senza le garanzie democratiche che negli Stati abbiamo conquistato. Decidono a chi dare la parola, emettono moneta. Manca su questo una riflessione”. Sulla necessità di comunicare ai giovani: “Ho sempre perplessità quando si dice che bisogna usare il loro linguaggio. Si tratta di evitare battaglie moralistiche, bisogna creare una consapevole e profonda centralità della comunicazione per costruire la persona”.