“Abbiamo davvero bisogno di trasformare mente e cuore: è in questa ‘trasformazione interiore’ che vivremo la conversione quaresimale e saremo anche operatori di quel cambiamento del modo con cui testimoniamo nella nostra vita cristiana l’amore per il Signore e il servizio alla Chiesa”. Così l’arcivescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, mons. Giovanni Ricchiuti, nel messaggio alla diocesi per la Quaresima.
“Veniamo da un anno e da giorni difficili e sofferti, che – ancora oggi – nessuno di noi avrebbe mai immaginato di trascorrere: una pandemia che – in alcuni momenti – ci è sembrata come una strada chiusa, con i tanti contagiati e le tante vittime, e con gli ospedali a volte impossibilitati ad accogliere e curare tutti”, osserva l’arcivescovo. “Siamo stati assaliti dalla paura, dall’incertezza e dal timore di smarrire la fiducia”, prosegue mons. Ricchiuti, evidenziando che “è stato, e per alcuni aspetti lo è ancora in questi nostri giorni, come aver attraversato un ‘deserto’, per un viaggio la cui meta ci era difficile raggiungere”. “Il Signore – assicura – non ci ha abbandonato: è in mezzo a noi, cammina con noi lungo il cammino della sua Chiesa, che siamo noi oggi; apre il nostro cuore e fa luce nella nostra mente, invitandoci a salire con lui a Gerusalemme, rimanendoGli fedeli attraverso un totale e radicale cambiamento”.
“Il digiuno quaresimale”, aggiunge mons. Ricchiuti, “consentirà di lasciar spazio alla presenza del Signore nella nostra mente e nel nostro cuore per una fede sincera e dovrà essere esperienza di silenzio e di ascolto della Parola”. “La Quaresima – ammonisce – non è tempo di tristezza nei nostri sguardi, ma giorni di speranza viva, a cominciare da noi stessi: una speranza che nasce dalla certezza che il Signore ci guarda con bontà, con misericordia e con… pazienza!”.