Parlamento Ue: salario minimo ed equilibrio tra lavoro e vita familiare contro disuguaglianza e povertà

Foto Calvarese/SIR

Per combattere disuguaglianza e povertà lavorativa, il Parlamento europeo – riunito in plenaria a Bruxelles – chiede un salario minimo, condizioni eque per i lavoratori delle piattaforme digitali ed equilibrio tra lavoro e vita privata. “Il principio secondo cui il lavoro è il mezzo migliore per combattere la povertà – si legge in un comunicato – non si applica ai settori a bassa retribuzione e a quelli che lavorano in condizioni di lavoro precarie e atipiche”. I deputati esortano dunque la Commissione e i Paesi Ue “a includere la prevenzione della povertà lavorativa nell’obiettivo globale di porre fine alla povertà nell’Unione”. I deputati “accolgono la proposta della Commissione di direttiva Ue su salari minimi adeguati”, descrivendola come “un passo importante per garantire che tutti possano guadagnarsi da vivere con il proprio lavoro e partecipare attivamente alla società”. I deputati invitano poi gli Stati membri “a recepire rapidamente la direttiva sull’equilibrio tra attività professionale e vita familiare e a darle piena attuazione”. Il Parlamento ha inoltre approvato una serie di raccomandazioni per raggiungere “un’economia a zero emissioni, sostenibile, priva di sostanze tossiche e completamente circolare entro il 2050”. La risoluzione è una risposta al piano della Commissione sull’economia circolare. Secondo i deputati, sono necessari obiettivi vincolanti per il 2030 sull’impronta ecologica dei materiali e dei consumi per l’intero ciclo di vita dei prodotti per ogni categoria di prodotto immessa sul mercato dell’Ue.

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