Coronavirus Covid-19: Ass. Ospitalità religiosa, malgrado crisi si cercano lavoratori di questo settore ricettività turistica

“Sono tempi davvero difficili per il mondo del lavoro, con l’incombente spettro della fine della cassa integrazione e il ritorno ai licenziamenti. E in un periodo così buio, molte case religiose di ospitalità hanno chiuso i battenti per mancanza di ospiti. Ma c’è chi (in tonaca, saio o abito talare) non ne vuole sapere di rassegnarsi e, nella prospettiva di una stagione estiva che ci si augura positiva, cerca di muoversi in controtendenza offrendo lavoro a chi è ben predisposto verso questo particolare settore della ricettività turistico-religiosa”. Lo annuncia Fabio Rocchi, presidente dell’Associazione Ospitalità religiosa italiana.
Cuochi, aiuto cuochi, pizzaioli, lavapiatti, camerieri, personale addetto alle camere e alle pulizie: c’è un po’ di tutto nelle richieste che il portale no-profit ospitalitareligiosa.it ha appena cominciato a raccogliere in questi giorni. “La pagina che pubblica gli annunci richiama la regola benedettina ‘Ora et Labora’ e si trova nella sezione ‘Speciali’ del portale. E possiamo dire che ‘Ora’ rappresenta soprattutto la preghiera affinché tutto possa tornare presto come prima…”, spiega Rocchi,
Nella stessa rubrica “non mancano occasioni anche per chi vuole fare un’esperienza di volontariato, mettendo a disposizione il proprio tempo nei confronti delle comunità che accoglieranno bambini, anziani e disabili. In questo caso è garantito il vitto e l’alloggio, così da affrontare con serenità l’impegno di dedicarsi per un’estate all’amore verso il prossimo”, conclude il presidente.

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