Diocesi: Savona, morto Giancarlo Sforza, noto per il suo impegno nelle confraternite

Il mondo cattolico savonese, in particolare quello delle confraternite, dà l’addio a Giovanni Scorza, detto Giancarlo, scomparso ieri a 69 anni all’ospedale San Paolo. Da tempo sofferente di alcune patologie, lascia un fratello e una sorella, suor Giuditta, attuale vicaria presso l’istituto religioso delle Figlie di Nostra Signora della Neve. Nato a Savona il 19 novembre 1951, Giancarlo “fin da giovanissimo frequentò la locale parrocchia, anche nel gruppo scout, divenendo amico di vari sacerdoti che la guidarono pastoralmente da don Pino Cristoforoni a don Gino Peluffo, da don Antonio Ferri a don Nicola Lorini. E fin bambino fu confratello del sodalizio lavagnolese di San Dalmazio, seguendo l’esempio del padre, poi scomparso nel 1995”, si legge in una nota della diocesi di Savona-Noli, che ricorda anche: “Era stato nominato Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana ed era socio aggregato dell’Associazione nazionale marinai d’Italia”.
Scorza, prosegue la nota, “è stato sempre impegnato nel mondo confraternale e anche per questo era una figura molto conosciuta e stimata, in diocesi e soprattutto a Savona, come hanno dimostrato le decine e decine di messaggi di affetto e cordoglio giunte nel corso della nottata sulla pagina Facebook de Il Letimbro dopo l’annuncio della scomparsa”. Iscritto anche al sodalizio dei Santi Giovanni Battista, Evangelista e Petronilla, “rivestì cariche nel Priorato diocesano e in questo ruolo fu a lungo commissario della Confraternita dei Santi Pietro e Caterina (di cui poi divenne anche priore) che ha sede nell’omonimo oratorio in via dei Mille. In questa veste, ebbe l’onere e l’onore di essere priore generale della processione del Venerdì Santo nell’edizione 2006, ma complessivamente partecipò per circa vent’anni all’organizzazione dell’evento: fu impegnato a lungo nel servizio d’ordine e in due occasioni fu capocassa del gruppo della ‘Flagellazione’, sempre con i confratelli dei Santi Pietro e Caterina”. “Al di là degli aspetti legati alla tradizione, la processione del Venerdì Santo resta anzitutto una manifestazione religiosa – amava ricordare Scorza – i portatori pregano offrendo la loro fatica così come i musicisti lo fanno cantando e suonando”. Oggi alle 17,30 sarà recitato il Rosario, mentre i funerali saranno celebrati domani, mercoledì 10 febbraio, alle 10 sempre nella chiesa parrocchiale di san Dalmazio a Lavagnola.

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