Sinodo dei vescovi: card. Grech, “con suor Becquart una porta è stata aperta”

“Un passo di grande importanza per rafforzare la Segreteria generale del Sinodo e imprimere un rinnovato slancio all’impegno verso una Chiesa sinodale e missionaria”. Così il card. Mario Grech – intervistato da Alessandro Gisotti per i media vaticani – commenta la nomina, annunciata oggi, di due sotto-segretari del Sinodo dei Vescovi. Il porporato maltese si sofferma in particolare sulla nomina di suor Nathalie Becquart prima donna a ricevere questo incarico e sulle prospettive che tale nomina apre per il ruolo delle donne nella vita della Chiesa. “La nomina di suor Nathalie Becquart come sotto-segretario ci aiuta a ricordare in maniera concreta che nei cammini sinodali la voce del Popolo di Dio ha un posto specifico e che è fondamentale trovare modalità per favorire in essi una partecipazione effettiva di tutti i battezzati”, commenta Grech. Come sottosegretario, suor Nathalie avrà diritto di voto al prossimo Sinodo incentrato sulla Chiesa sinodale: “una porta è stata aperta, vedremo poi quali altri passi potranno essere compiuti in futuro”. Altra novità: per la prima volta la Segreteria generale del Sinodo avrà due sotto-segretari. “Il fatto che entrambi i sottosegretari del Sinodo dei Vescovi siano religiosi, ciascuno cresciuto in una precisa spiritualità, dice l’importanza che la Chiesa sinodale prenda in considerazione anche i diversi carismi presenti nella Chiesa”, sottolinea a questo proposito il cardinale.  “Queste nomine – conclude Grech -sottolineano l’importanza che il cammino di una Chiesa sinodale sia accompagnato da un gruppo che lavora insieme: la struttura e la maniera di lavorare del Segretariato Generale deve essere essa stessa sinodale! Questo lavoro d’équipe permette maggiormente ai laici di partecipare all’interno di dinamiche di responsabilità. Desidero così che anche noi tre e tutto lo staff della Segreteria del Sinodo possiamo lavorare in uno spirito di collaborazione e sperimentare un nuovo stile di leadership “sinodale”, una leadership nel servizio meno clericale e gerarchica, che permetta partecipazione e corresponsabilità senza allo stesso tempo abdicare dalle responsabilità che gli sono state affidate. Anche in questo cerchiamo di seguire l’esempio di Papa Francesco”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori