”La commistione tra ambito di governo e ambito della coscienza dà luogo agli abusi di potere, di cui siamo testimoni quando si è scoperta la pentola di questi problemi brutti”. Ne è convinto il Papa, che ricevendo in udienza in Aula Paolo VI il Movimento dei Focolari ha specificato: “È compito di chi ricopre incarichi di governo, a tutti i livelli, adoperarsi per affrontare nel modo migliore, più costruttivo, le crisi comunitarie e organizzative; invece le crisi spirituali delle persone, che coinvolgono l’intimità del singolo e la sfera della coscienza, richiedono di essere affrontate prudentemente da chi non ricopre incarichi di governo, ad ogni livello, all’interno del Movimento”. “E questa è una buona regola della Chiesa, da sempre, che vale non solo per i momenti di crisi delle persone, vale in generale per il loro accompagnamento nel cammino spirituale”, ha sottolineato Francesco: “è quella saggia distinzione tra foro esterno e foro interno che l’esperienza e la tradizione della Chiesa ci insegna essere indispensabile”. “Oggi si sottolinea molto l’importanza della resilienza di fronte alle difficoltà, cioè la capacità di affrontarle positivamente traendo da esse delle opportunità”, ha fatto notare il Papa a proposito dell’”importanza delle crisi”. “Non si può vivere senza crisi, le crisi sono una benedizione”, ha aggiunto a braccio, mettendo in guardia dalla “tentazione di trasformare la crisi in conflitto”.