“Sarà una Quaresima diversa, cui seguirà una celebrazione pasquale inedita, quella che ci attende, certamente non caratterizzata da celebrazioni eucaristiche affollate, da catechesi quaresimali vicariali partecipate, dalle manifestazioni della pietà popolare che, nel nostro sud, segnano la Settimana Santa”. Lo scrive mons. Luigi Renna, vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, nel messaggio per la Quaresima, in cui parla di “inappetenza eucaristica” e della necessità di un “discernimento”, “senza aspettare che quel ‘Quando tutto sarà finito!’ ci consegni una realtà simile a quella del passato”. “Anche i percorsi formativi dell’Iniziazione Cristiana e gli incontri che coinvolgono le fasce giovanili risultano frammentari e quasi inesistenti, laddove non è la famiglia a farsene carico responsabilmente”, fa notare il vescovo, secondo il quale “c’è, però, un ambito nel quale l’azione pastorale risulta efficace e continuativa: quello della testimonianza della carità, dove ogni Caritas parrocchiale è vicina alle tante povertà del nostro territorio”. “Valutare quale volto di comunità parrocchiale sta emergendo in questo tempo, proprio a partire dall’Eucaristia domenicale”, l’invito di Renna, che esorta anche i presbiteri, “nei tempi liturgici che ci apprestiamo a celebrare”, a ” vivere maggiormente la dimensione parrocchiale, per scoprire che essa è insieme ‘la locanda di Emmaus’, dove il Signore spezza il pane per noi, e ‘la locanda del Samaritano’, dove curare le ferite di questo tempo”.