“I diritti esclusivi e i monopoli dei colossi farmaceutici sui brevetti impediscono che ci siano dosi sufficienti di vaccini sicuri ed efficaci contro il Covid-19 per tutti. Le 3 più grandi aziende del mondo attualmente hanno in programma di produrre dosi solo per l’1,5% della popolazione mondiale nel corso del 2021, mentre altri grandi produttori non stanno producendo nessun vaccino efficace e sicuro”. Lo denunciano Oxfam, Emergency, Frontline Aids e Global Justice Now, membri della People’s Vaccine Alliance, di fronte ad una carenza mondiale di dosi di vaccini, utili a contrastare la pandemia.
Di qui l’appello urgente ai governi e all’industria farmaceutica ad aumentare la produzione, superando l’attuale sistema che “garantisce i monopoli” e che “sta provocando una crisi globale di forniture, con conseguenze drammatiche in termini di vite umane e impatto economico”. Un risultato che può essere centrato solo con “la sospensione delle regole che tutelano la proprietà intellettuale e la condivisione della tecnologia necessaria alla produzione dei vaccini”. “Solo così, ponendo fine al controllo dei monopoli dell’industria farmaceutica, chiunque, in ogni parte del mondo, potrà avere accesso al vaccino il più rapidamente possibile”.
Attualmente – segnalano le ong –, Pfizer/BioNTech, Moderna e AstraZeneca, che sono produttori di vaccini approvati dai più importanti enti regolatori, possono coprire il fabbisogno solo di circa un terzo della popolazione mondiale. Ma “dato che i paesi ricchi hanno acquistato dosi in eccesso, la quota di popolazione mondiale che potrà beneficiarne è destinata a ridursi”. Mentre Astra Zeneca ha venduto la maggior parte della sua produzione ai paesi in via di sviluppo, Pfizer/BioNTech e Moderna “hanno riservato quasi tutte le loro dosi ai paesi ricchi, senza condividere la tecnologia”.
Oxfam segnala, inoltre, che finora “sono state vaccinate circa 108 milioni di persone, ma solo il 4% delle vaccinazioni totali è stato effettuato nei paesi in via di sviluppo, la stragrande maggioranza delle quali in India”. Tra i Paesi più poveri, soltanto la Guinea ha ricevuto delle dosi riuscendo a vaccinare appena 55 persone.